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CTH 416

Citatio: C. Montuori (ed.), hethiter.net/: CTH 416 (INTR 2015-03-03)

Quattro rituali antico-ittiti per la coppia reale

(CTH 416)

Manoscritti

A

A1

KBo 17.1

717/b

+ 744/b

+ 802/b

+ 820/b

+ 1142/c

+ 1444/c

+ 1301/c

+ 1549/c

+ 1839/c

+ 2088/c

+ 2386/c

+ 2801/c

+ 56/q

+ 315/w

+ AlacaFr.1

+ AnAr 6974

+ AnAr 8351

+ AnAr 8912

+ Bo 10410

+ MAH 16866

+ MAH 16867

A2

+ KBo 30.33

1562/c

A3

+ KBo 17.26

158/q

B

B1

KBo 17.2

Bo 2743

B2

+ KBo 17.3

Bo 2416

B3

+ KBo 17.4

Bo 3046

+ Bo 4194

+ Bo 4431

B4

+ KBo 20.15

Bo 69/331

B5

+ KUB 43.32

Bo 8060

B6

+ KUB 43.39

Bo 8931

B7

+ KBo 17.7

417/u

B8

+ KBo 25.7

Bo 69/157

B9

+ IBoT 3.135

Bo 3596

B10

+ Inedito

Bo 8063

C

C1

KBo 17.5

Bo 3515

C2

+ KBo 17.6

Bo 2493

C3

+ KBo 25.8

109/w

Il testo catalogato come CTH 416 è conservato da tre testimoni in ductus antico-ittita, di cui uno (la copia C) piuttosto frammentario. I tre testimoni di CTH 416 sono apparentemente tutti redatti su singole tavolette di dimensioni abbastanza cospicue, circa 30x20 cm., divise in due colonne per ciascun lato e fittamente ricoperte di scrittura, molto spesso anche sui bordi. Nessuna delle tre tavole, tuttavia, ci è giunta completa e, in particolare, in tutte mancano le prime e le ultime righe del testo, contenenti, presumibilmente, l’intestazione ed il colofone, che sono quindi perduti.

A: la maggior parte dei frammenti appartenenti a questa copia proviene dall’edificio A di Büyükkale, tranne 2801/c che è stato ritrovato, curiosamente, nella zona dell’edificio E1.

B: dei vari frammenti che compongono questa versione si conosce con esattezza la provenienza solo di 417/u, che è stato rinvenuto in un antico deposito di scavo nel settore L/19 del Tempio 1, e di Bo 69/157 e 331, entrambi provenienti dalla zona del magazzino 10 dello stesso tempio. Tutti gli altri frammenti sono localizzati attraverso i reciproci joins.

La posizione del frammento B1 (KBo 17.2), in particolare, differisce leggermente in questa ricostruzione rispetto al joinskizze del testimone B, il quale giustappone questo frammento immediatamente dopo B9 (IBoT 3.135). In questa edizione del testo, invece, B1 è immaginato parzialmente sovrapposto alla sezione inferiore di B9, in modo da lasciare, tra il primo dei due ed il successivo frammento della tavola, B2 (KBo 17.3), una lacuna abbastanza ampia da contenere un paragrafo di circa quattro righe, attestato in A ma altrimenti impossibile da inserire nella copia B2.

C: l’ultima delle tre copie proviene anch’essa dal settore L/19 del Tempio 1, dov’è stato rinvenuto il frammento 109/w, sul lato della strada nei pressi del magazzino 12. Anche in questo caso, degli altri frammenti non si conosce l’esatta provenienza.

Bibliografia

Otten H. - Souček V. 1969a.

Neu E. 1980d.

Contenuto

CTH 416 contiene quattro diversi rituali magici, riuniti in Sammeltafel, per la purificazione della coppia reale – ed eventualmente dei loro figli – da entità negative di vario tipo. L'officiante dei quattro rituali, che rimane anonimo, è con grande probabilità una MUNUSŠU.GI. La datazione del testo, sicuramente antico, rimane piuttosto vaga, poiché basata unicamente su criteri paleografici che collocano i tre testimoni di CTH 416 in un periodo variabile in teoria tra la metà del XVII sec. e la metà del XV sec. a.C., sebbene una collocazione nella fase finale di questo lasso di tempo sia più probabile.

§1-2

Troppo danneggiati per permettere una traduzione.

§3-6⑄

Preparazione delle materie magiche del primo rituale: lingue di ferro, figurine di argilla.

§7

Il re e la regina sputano tre volte sulle figurine d'argilla.

§8

L'officiante prepara un bacile contenente ulteriori materie magiche: “cieli” di ferro e rame, nove chiodi.

§9

Recitazione magica dell'officiante e rituale del lavaggio della bocca.

§10

Deposizione delle materie magiche fin qui utilizzate, fine della prima sezione del primo rituale.

§11

Descrizione delle statuette lignee raffiguranti le divinità Ḫantašepa utilizzate nei paragrafi seguenti.

§12-13⑄

Preparazione di nuove materie magiche: coppe di liquido tarlipa-, “truppa” d'argilla, pane šarruwa-, un pugnale di bronzo.

§14

Il re e la regina sputano tre volte sulla figurina d'argilla.

§15-16⑄

Deposizione delle materie magiche e loro seppellimento.

§17

Offerte agli dei: dea Sole del Cielo, Ḫantitaššu, “Regina” di Katapa, Inara di Ḫattuša.

§18

Invocazione dell'officiante alle divinità.

§19

Banchetto rituale.

§20

Chiusa finale: l'officiante interroga il re riguardo alla possibilità di svolgere il medesimo rituale anche per i figli. Fine del primo rituale.

§21-22⑄

Inizio del secondo rituale, preparazione delle materie magiche: un'aquila viva, “truppa” d'argilla, pane ⑄šarruwa-, coppe di liquido tarlipa-, pani alti, vino e bevanda marnuwa-, due lance di bronzo.

§23

Trasferimento delle entità negative dai pazienti ai portatori tramite il rituale dell'oscillazione (itt. waḫnu-) e la saliva.

§24

Deposizione delle materie magiche nella camera interna, pausa per la notte.

§25-26⑄

Mattina seguente, ulteriore rituale dell'oscillazione, recupero delle materie magiche.

§27-28

Invocazione dell'officiante alle divinità: dea Sole del Cielo, dio della Tempesta.

§29

Liberazione dell'aquila e ulteriore invocazione dell'officiante.

§30

Deposizione e seppellimento delle rimanenti materie magiche, formula magica dell'officiante.

§31

Libagioni e banchetto rituale.

§32

Chiusa finale. Fine del secondo rituale.

§33

Inizio del terzo rituale, preparazione delle materie magiche: zuwaluwal di pasta, coppe, una cesta, un seme, una fiaccola, un caprone decorato con pani muriyala-.

§34-35⑄

Rituale notturno con zuwaluwal, oscillazione della fiaccola e dei pani muriyala- sopra il re e la regina.

§36

Allontanamento del capro espiatorio.

§37-39

Paragrafi danneggiati, si intuisce la continuazione del rituale notturno con ulteriori materie magiche: “tarlipa- di sangue”, un vitello di pasta.

§40

Deposizione delle materie magiche e formula dell'officiante.

§41

Libagioni e banchetto rituale. Alla mattina, l'officiante ed un medico osservano i segni presenti nel “tarlipa- di sangue”, nelle coppe e nel focolare.

§42

Chiusa finale. Fine del terzo rituale.

§43

Inizio del quarto rituale, preparazione delle materie magiche: cinque fili di lana colorata (bianco, nero, rosso, giallo e blu), un albero con cinque rami; cataste di legna, una figurina d'argilla, spighe di grano e orzo vengono poste in una cesta coperta in modo da non essere visibili.

§44-45

Azioni magiche con i fili di lana effettuate sul re e sulla regina, formula magica dell'officiante per garantire il trasferimento delle impurità sulla figurina d'argilla.

§46

Il re e la regina sputano tre volte in una coppa con il coperchio di piombo, rituale con gli uccelli partuni-, ulteriore formula magica dell'officiante.

§47

Troppo danneggiato per permettere una traduzione.

§48

Deposizione delle materie magiche.

§49

Formula magica con invocazione agli dei: Sole del Cielo, Sole della Terra.

§50-51

Chiusa finale. Fine del quarto rituale.

1

Il frammento rinvenuto in E è parte integrante della tavola, come conferma il join diretto con il frammento 802/b, sicuramente posizionato nell’edificio A: in questo caso, dunque, il ritrovamento di parti della stessa tavola in settori diversi si deve probabilmente a spostamenti casuali e posteriori all’epoca ittita.

2

A proposito di questo problema, in particolare, si rimanda anche a A. Rizza-C. Steitler (in stampa).


Editio ultima: 2015-03-03






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