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Citatio: G. Torri – C. Corti (ed.), hethiter.net/: CTH 725 (INTR 2011-08-16)
Rituale hattico per la posa del chiavistello (CTH 725) Manoscritti1
A: si tratta di una Sammeltafel che conserva i due rituali di costruzione CTH 413 e CTH 725. La tavola è organizzata su due colonne per lato. Il testo di CTH 413 è quasi completamente conservato in versione bilingue. Dopo l´incipit in lingua hattica, La versione ittita e quella hattica sono disposte in paragrafi organizzati in sequenza sulla tavola. Il testo è in ductus di epoca imperiale (XIII sec.). B (T 1): La versione hattica e quella ittita in questo testo ricostruito attraverso un join indiretto, sono scritte rispettivamente sul lato sinistro e sul lato destro della tavola. Sulla base della collazione del testo sulle fotografie, si ha l´impressione che la colonna sinistra sia più larga della colonna destra. Per questo motivo la versione ittita (col. ds.) occupa un numero di righe maggiore di quella hattica (col. sn.). Questo risulta evidente dal §3. La parte iniziale del testo nel ro., l´inventario di offerte e utensili rituali (come anche il colofone) nel vo. coprono la tavola in tutta la sua larghezza ignorando la separazione di colonna. Il ductus è medio-ittita. C: questo piccolo frammento conserva la sola versione hattica sia sul recto che sul verso. Il frammento potrebbe essere datato all´inizio dell´epoca imperiale. D: piccolo frammento, probabilmente di epoca medio-ittita. E (T 1): questo manoscritto, come A, è una Sammeltafel che conserva in sequenza CTH 413 e il rituale qui in considerazione. F (T. 1): piccolo frammento bilingue che conserva sia parte della versione hattica (a sinistra) che della versione ittita (a destra). Il ductus è di epoca imperiale. G: piccolo frammento interamente in lingua ittita, risalente all´epoca imperiale. H: frammento in lingua ittita risalente all´ epoca imperiale. I (T. 1): frammento contenente parte del colofone, risalente all´epoca imperiale. Bibliografia Edizione: Schuster 1974; recensioni: Archi 1975, 366-368; Haas 1976, 201-207; Berman 1977, 453-460. Edizione dei frammenti da Ortaköy con ampio commento: Süel – Soysal 2007, 1-22. Introduzione e commento di passi (confronti tra versione hattica e ittita) Rizza 2007, 23-38, passim. Analisi, interpretazione e commento dei termini hattici del rituale: Soysal 2004, alle singole voci; trascrizione del testimone principale e ampia bibliografia: Groddek 2009, 9-23, in particolare 17ss. Una traduzione recente si deve a Beckman 2010, 75-77, 452. Contenuto §1: L'introduzione in lingua ittita specifica sia il motivo per cui il rituale viene celebrato che l'officiante3: “Quando si installa il chiavistello in un nuovo palazzo, il sacerdote zilipuriyatalla lì esegue (il rituale) e pronuncia queste parole”. §2-34: Recitazione mitologica bilingue: gli dei scelgono Hattuša come sede della regalità e affidano il palazzo al re (tabarna); Si descrive la costruzione del palazzo con materiali puri procurati dagli dei. Il dio Zilipuri completa l'opera costruendo il trono per il re e ponendo, attraverso formule di scongiuro e azioni magiche, il chiavistello nella porta. §35-36: Inventario delle forniture necessarie alla celebrazione del rituale. Si noti che, nel testimone B, si precisa che le forniture (animali, oggetti di varia natura e vettovaglie) vengono offerte dal palazzo mentre nella versione A e in quella da Ortaköy (Or. 90/132+ Vo III 14) le stesse sono donate dal tempio. Tale discrepanza potrebbe indicare un diverso coinvolgimento delle istituzioni - tempio e palazzo - che variava a seconda dell'epoca, del luogo e della situazione contingente. §37: comincia il colofone del testo con l´indicazione del numero della tavola e lo stato di composizione del testo §38: In maniera insolita per un colofone sono elencate delle offerte sacrificali per le principali divinità del paese. §38: Viene riportata la sintetica indicazione: “Quando si installa il chiavistello, proprio così si fanno le offerte”. © Universität Mainz – Institut für Ägyptologie und Altorientalistik |
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