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CTH 416

translatio

Citatio: C. Montuori (ed.), hethiter.net/: CTH 416 (TRit 24.07.2015)

[§1]
1 -- […]
2 -- […] alla regina
3 -- […] (v. 3 pers. Sing./Pl.)
4 -- […]
5 -- […] (v. 3 pers. Sing./Pl.)
[§2]
6 -- […] io ho
7 -- […] al suo [pe]tto?
Lacuna di circa due righe
[§3]
8 -- […] al loro [di]to essi appendono
9 -- […] inoltre (è presente) un attendente di palazzo
10 -- e quello al [loro] dito [… ap]pend[e]
[§4]
11 -- [D]opo, inoltre, l'attendente di palazzo porta dentro due grosse lingue di fer[ro],
12 -- una per il re [ed una per la regina]
13 -- ed il re e la regina nelle loro bocche [(le pongono)].
14 -- Quando al loro dito (egli) appende […]
15 -- nelle loro bocche [… (v. 3 pers. Sing.)]
[§5]
16 -- Poi io entro dentro
17 -- e l'aquila (acc.) […] ed una figurina d'argilla (acc.) […]
18 -- […] essi appendono […]
19 -- […]
Lacuna di circa due righe
[§6]
20 -- […]
21 -- […] essi sputano […]
[§7]
22 -- [Tre] volte essi corrono verso il re e la regina
23 -- ed egli porge tre volte a loro la figurina.
24 -- Egli porge tre volte a loro un bue.
25 -- Il re sputa [tre] volte sul bue ed una volta sulla figurina,
26 -- la regina sputa lì tre volte.
27 -- Egli, con un'ala, esorta il re e la regina a sedersi.
[§8]
28 -- Io invece sto in piedi
29 -- e tengo un bacile
30 -- e nel bacile si trovano un “cielo” di ferro
31 -- ed uno di rame;
32 -- chiodi, nove di numero, sono posti all'interno
33 -- ed al re e alla regina parlo nel modo seguente:
[§9]
34 -- “Ecco, vi ho preso le maldicenze (lett. le lingue) della popolazione,
35 -- vi ho preso la malattia,
36 -- l'ho presa al vostro cuore
37 -- e l'ho presa alla vostra testa”.
38 -- Tengo davanti a loro il bacile,
39 -- l'attendente di palazzo porge dell'acqua pura al re ed alla regina.
40 -- Il re per tre volte lava la sua bocca
41 -- e versa l'(acqua) nel bacile;
42 -- anche la regina per tre volte lava la sua bocca
43 -- e versa l'(acqua) nel bacile.
44 -- L'attendente di palazzo prende dalla loro bocca, del re e della regina, la lingua di ferro;
45 -- prende inoltre dalle loro dita (gli oggetti) infilati
46 -- e li pone nella mia mano.
47 -- Poi andiamo via.
48 -- Metto questi oggetti nel cortile anteriore
49 -- e noi rientriamo di nuovo.
50 -- Teniamo in mano due divinità Ḫantašepa di legno.
51 -- Le divinità Ḫantašepa reggono teste umane e lance.
52 -- I loro occhi (sono) macchiati di sangue,
53 -- indossano abiti rosso sangue e (sono) vestite per la battaglia?.
54 -- Portiamo dentro coppe d'argilla riempite con tarlipa- due volte
55 -- e lo chiamiamo “sangue”.
56 -- L'attendente di palazzo pone in mano al re una divinità Ḫantašepa
57 -- e (gli) dà una coppa.
58 -- Lo stesso dà alla regina.
59 -- Una truppa si siede sopra un pane šarruwa-.
60 -- Un pugnale di bronzo sta sopra di essi;
61 -- (lo) portiamo lì dentro.
62 -- (A) chi porta dentro la truppa,
63 -- davanti a lui l'attendente di palazzo porta una fiaccola
64 -- (ed) egli porta dietro la truppa.
65 -- Egli per tre volte [(v. 3 pers. Sing.)] il re (acc.)
66 -- ed (il suonatore) di corno chiama la regina.
67 -- Il re sputa tre volte sulla truppa,
68 -- anche la regina sputa tre volte
69 -- ed (il suonatore) di corno chiama.
70 -- L'attendente di palazzo prende [dalla] mano del re e della regina le divinità Ḫantašepa e le coppe,
71 -- poi andiamo fuori.
72 -- […] la via (acc.) per la quale il re viene [...]
73 -- […] io macello il bue d'argilla […]
74 -- […] le divinità Ḫantašepa, le coppe e la truppa [(prendo)?],
75 -- scavo [la ter]ra
76 -- e le seppellisco.
77 -- […] (v. 1 pers. Sing.)
78 -- […] essi suonano (il corno?)
79 -- ed una pecora [io macel]lo alla divinità Sole del Cielo, […] alla dea Ḫantitaššu, alla Regina di Katapa, […] alla divinità Sole [della Terra(?)], ad Inara di Ḫattuša
80 -- e [getto] nella fiamma miele e grasso.
81 -- Poi [agli dei] parlo nel modo seguente:
82 -- “Pietà, o dei!
83 -- Ecco, del re, della regina e dei figli in Ḫattuša [il loro male], la loro impurità, le spaventose lingue di ferro, [le vesti?] insanguinate delle divinità Ḫantašepa io ho preso.
84 -- Voi, o dei, [protegge]teli!”
85 -- Mangiamo e beviamo
86 -- ed io mi dirigo verso Ḫattuša,
87 -- mentre il re si reca ad Arinna.
88 -- Il re è ancora a Katapa
89 -- e quando io tratto ritualmente il re e la regina
90 -- allora parlo al re nel modo seguente:
91 -- “Dammi un attendente di palazzo
92 -- ed io andrò alla casa dei figli!”.
93 -- Il re mi dà un attendente di palazzo
94 -- e ciò che dice il re,
95 -- quello io faccio.
96 -- Quando catturano un'aquila viva,
97 -- la portano qui
98 -- mentre io faccio una truppa d'argilla
99 -- e questa [pongo] sopra ad un pane šarruwa-.
100 -- Preparo quattro coppe d'argilla riempite di tarlipa-,
101 -- preparo quattro pani alti acidi.
102 -- Ho una ciotola di vino, una ciotola di bevanda marnuwa- ed una pecora;
103 -- inoltre, ho due lance di bronzo.
104 -- Quando è il tempo del pasto serale, porto dentro l'aquila,
105 -- porto la truppa
106 -- e porto le coppe.
107 -- Una coppa (la) do al re,
108 -- una (la) do alla regina,
109 -- una (la) do al trono
110 -- ed una (la) do al focolare.
111 -- Portiamo le due lance di bronzo.
112 -- L'attendente di palazzo fa girare l'aquila tre volte sopra di loro, il re e la regina,
113 -- mentre io faccio girare la truppa tre volte sopra di loro.
114 -- Tre volte il re e tre volte la regina sputano sulla truppa.
115 -- Sopra alla truppa è posto un pugnale di bronzo.
116 -- Facciamo girare l'aquila e la truppa sopra al re ed alla regina.
117 -- Due attendenti di palazzo stanno lì in piedi
118 -- e questo una lancia di bronzo, quello una lancia di bronzo tiene
119 -- [(e le)?] battono tra loro tre volte.
120 -- Essi portano via l'aquila,
121 -- l'attendente di palazzo prende le coppe dalle loro mani, del re e della regina,
122 -- prende anche quelle dal trono e dal focolare
123 -- e le pone sopra alla truppa sul pane šarruwa-.
124 -- Egli porta la truppa, le coppe e le lance di bronzo nella camera interna
125 -- e le pone presso la loro testa, del re e della regina.
126 -- Portiamo l'aquila verso il portale
127 -- e dormiamo.
128 -- Quando fa luce, il re non esce ancora (dalla camera interna)
129 -- (ed) io vi entro dentro di nuovo.
130 -- L'attendente di palazzo fa girare l'aquila tre volte sopra al re ed alla regina,
131 -- questi continuano a far girare l'aquila.
132 -- Dalla camera interna essi portano la truppa, le coppe e le lance.
133 -- Il re e la regina prendono le coppe
134 -- e (le) pongono presso il trono ed il focolare.
135 -- Essi battono (tra loro) tre volte le lance di bronzo.
136 -- Quando faccio girare l'aquila e la truppa per la terza volta
137 -- (allora) essi portano fuori l'aquila.
138 -- La truppa, le coppe e le lance di bronzo (acc.) [(prendiamo)?]
139 -- e (le) portiamo fuori.
140 -- Allora io vado alla montagna davanti alla dea Sole
141 -- ed alla dea Sole e al dio della Tempesta parlo nel modo seguente:
142 -- “Pietà, o dea Sole e dio della Tempesta! L'aquila (è) il loro [so]stituto?.
143 -- Il re tiene la falce
144 -- e la regina [tiene] la macina
145 -- [ed essi stabilisco]no per voi in eterno offerte di pane alto e bevande.”
146 -- “Come la dea Sole ed il dio della Tempesta, il cielo e la terra (sono) eterni,
147 -- (così) il re, la regina ed i figli siano eterni!”.
148 -- In seguito, lascio libera l'aquila verso il cielo
149 -- e dietro a quella dico queste cose:
150 -- “Non io l'ho liberata,
151 -- proprio il re e la regina (la) ha(nno) liberata.
152 -- Ora va',
153 -- ed alla dea Sole e al dio della Tempesta ripeti:
154 -- ‘Come la dea Sole ed il dio della Tempesta (sono) eterni,
155 -- il re e la regina allo stesso modo siano eterni!’ ”.
156 -- Seppellisco nella terra la truppa d'argilla e le coppe
157 -- e le inchiodo,
158 -- poi parlo nel modo seguente:
159 -- “O dea Sole e dio della Tempesta, ecco, al re, alla regina ed ai figli in Ḫattuša ho seppellito la loro malattia, il loro sangue, il loro male, la loro paura
160 -- e che ciò non riemerga di nuovo!
161 -- Il nemico lo porti via!”
162 -- Macello una pecora
163 -- (e) spezzo una forma di pane,
164 -- libo del vino
165 -- e libo della bevanda marnuwa-.
166 -- Mangiamo e beviamo,
167 -- poi saliamo
168 -- e portiamo di nuovo sopra la lancia di bronzo.
169 -- Quando il re e la regina (lo) dicono,
170 -- allora io vado nella casa dei figli.
171 -- Quando invece non parlano,
172 -- allora io non vado.
173 -- Inoltre, [quando] prendo paura, sangue, impurità [del re] e della regina,
174 -- allora, durante la notte, faccio due zuwaluwal [di pasta].
175 -- Una volta cotti (lett. essendo cotti), io (li ) avvolgo con della lana blu […].
176 -- Al re ed alla regina […] faccio delle coppe d'argilla.
177 -- [Dentro, pon]go dello zafferano? […].
178 -- Tengo una cesta
179 -- ed un seme è posto (all'interno),
180 -- una fiaccola è posta (all'interno).
181 -- Ad un caprone, al suo corno, (sono) appesi pani muriyala-
182 -- e qui, al suo (altro) corno (sono) appesi pani muriyala-.
183 -- Inoltre, (ci sono) nove pani muriyala- infilati, che tengo io.
184 -- Quando il re e la regina sono durante la notte,
185 -- io porto dentro tutte queste cose.
186 -- [Pongo] uno zuwaluwal vicino al re
187 -- e (gli) do una coppa d'argilla;
188 -- pongo uno zuwaluwal vicino alla regina
189 -- e le do una coppa.
190 -- Poi […] la fiaccole (ed) i nove pani muriyala- (acc.) [(egli fa girare)?] sopra di loro tre volte
191 -- [(e) … ] egli sta in piedi.
192 -- […] 10 ḫandala- (un pezzo di stoffa di lana?) […] egli pone
193 -- ed io prendo […] del re e della regina
194 -- e poi […] pongo nella cesta.
195 -- [(Prendo)?] i pani muriyala- (appesi) al corno del caprone
196 -- [(e li)?] pongo nella cesta
197 -- e poi (li) porto fuori.
198 -- […] andiamo fuori
199 -- e spingiamo via il caprone.
200 -- […] prendiamo […] brocche di vino e dieci pani alti.
201 -- Egli brucia […] davanti a loro
202 -- e dal portale […] andiamo verso le rocce.
203 -- Durante la notte […] il suo tarlipa- (acc.) con il sangue […] noi rompiamo
204 -- e presso le rocce [… sle]ghia[mo??].
205 -- Io riempio [(una coppa)? …] e con del vino
206 -- […] e (la) pongo [davanti] al focolare.
207 -- […] noi macelliamo [un vitel]lo? di pasta […]
208 -- […] e le coppe […]
209 -- […]
Lacuna di ampiezza imprecisata
210 -- […]
211 -- […]
§40
212 -- [“…] al/presso il trono […]
213 -- […] ho preso la paura, il male, la malattia e l'impurità
214 -- e ciò non si volti indietro!
215 -- I nemici lo portino via!”
216 -- [Spe]zzo i pani alti
217 -- e libo [il vino ] e la bevanda marnuwa-,
218 -- [il vitel]lo?? di pasta,
219 -- mangiamo e beviamo
220 -- ed i medici (sono) presso di me
221 -- e noi veniamo.
222 -- Quando fa luce,
223 -- allora il medico ed io andiamo
224 -- ed osserviamo il suo tarlipa- di sangue, la coppa ed il focolare.
225 -- Qualunque segno appaia,
226 -- lo riferiamo al re ed alla regina.
227 -- Spezzo il pane alto
228 -- e libo.
229 -- Quando il re e la regina (lo) dicono,
230 -- allora io vado alla casa dei figli,
231 -- se però non (lo) dicono,
232 -- allora io non vado.
233 -- Mentre in passato ero solito andare [nella] casa dei figli,
234 -- ora non sono più andato.
235 -- Quando prendo pena, dolore e costrizione al re ed alla regina,
236 -- allora la regina mi dà cinque piccoli fili: uno bianco, uno nero, uno rosso, uno giallo ed uno blu.
237 -- Sotto (c'è) un albero
238 -- e cinque (sono) i suoi rami
239 -- e da tutte le parti io appendo un filo.
240 -- Due [cataste di legna] piccole, una figura d'argilla con salwina- e con […] io dispongo.
241 -- Le “teste” dell'orzo (sono) legate
242 -- e le “teste” del grano (sono) legate
243 -- e tutte queste cose io pongo in una cesta
244 -- e le metto sopra alle teste del re e della regina.
245 -- Al di sopra getto un panno
246 -- e nessuno le vede.
247 -- Tre pani alti e libagioni di bevanda marnuwa- stanno (lì).
248 -- Quando fa luce, poi,
249 -- un uomo sordo ed io entriamo
250 -- e li portiamo sopra.
251 -- Il re e la regina sono (presenti)
252 -- ed io lego con il filo le loro dita, delle loro mani.
253 -- Io però tengo (in una mano) un arbusto spinoso
254 -- e tengo (nell'altra) la statuetta.
255 -- Le cataste di legna, una è disposta ai piedi del re
256 -- ed una è disposta (a quelli) della regina.
257 -- Poi dico alla statuetta:
258 -- “Prendi la pena ed il dolore del re e della regina e le loro costrizioni!”.
259 -- Con l'arbusto spinoso prendo il filo che sta avvolto al loro dito.
260 -- Inoltre (ci sono) le “teste” dell'orzo e del grano
261 -- ed anche quelle giacciono ai loro piedi.
262 -- Separo il filo dalle loro dita con l'arbusto spinoso.
263 -- Tengo una coppa d'argilla
264 -- e lì dentro, nella coppa, il re e la regina sputano tre volte.
265 -- Il suo coperchio (è) di piombo
266 -- ed io (la) chiudo.
267 -- Tengo di nascosto due uccelli partuni-
268 -- e poi li lascio liberi verso il ramo.
269 -- Il re e la regina si spaventano
270 -- ed io chiamo:
271 -- “Io vi ho preso la pena, il dolore e le vostre costrizioni”.
272 -- […] i fili (acc.) […]
Lacuna di circa quattro righe
273 -- […] io porto fuori […]
274 -- […] le “teste” [dell'orzo? e del grano? ... la fi]gurina e gli uccelli partuni- (acc.) […]
275 -- Queste cose io porto fuori
276 -- e le fisso.
277 -- […] è posto
278 -- ed io parlo nel modo seguente:
279 -- “[Ecco], ho preso al re ed alla regina pena, dolore e costrizioni,
280 -- (li) ho presi dal loro trono, dal loro letto, dal loro cuore (e) dalle loro [membra].
281 -- O divinità Sole del Cielo! […] O dea Sole della Terra! Voi ora prendete […] pena, dolore [e costrizioni del re] e della regina!
282 -- […] voi date!”.
283 -- […] ed io vengo in città.
284 -- [Quando il re e la regina (lo) dicono, allora io vado nella casa dei figli,] quando invece non [parlano]
285 -- [allora io non] vado.
Lacuna di ampiezza imprecisata

Editio ultima: Traductionis 24.07.2015