3
--
[…] (v. 3 pers. Sing./Pl.)
5
--
[…] (v. 3 pers. Sing./Pl.)
Lacuna di circa due righe
8
--
[…] al loro [di]to essi appendono
9
--
[…] inoltre (è presente) un attendente di palazzo
10
--
e quello al [loro] dito [… ap]pend[e]
11
--
[D]opo, inoltre, l'attendente di palazzo porta dentro due grosse lingue di fer[ro],
12
--
una per il re [ed una per la regina]
13
--
ed il re e la regina nelle loro bocche [(le pongono)].
14
--
Quando al loro dito (egli) appende […]
15
--
nelle loro bocche [… (v. 3 pers. Sing.)]
16
--
Poi io entro dentro
17
--
e l'aquila (acc.) […] ed una figurina d'argilla (acc.) […]
18
--
[…] essi appendono […]
Lacuna di circa due righe
21
--
[…] essi sputano […]
22
--
[Tre] volte essi corrono verso il re e la regina
23
--
ed egli porge tre volte a loro la figurina.
24
--
Egli porge tre volte a loro un bue.
25
--
Il re sputa [tre] volte sul bue ed una volta sulla figurina,
26
--
la regina sputa lì tre volte.
27
--
Egli, con un'ala, esorta il re e la regina a sedersi.
28
--
Io invece sto in piedi
30
--
e nel bacile si trovano un “cielo” di ferro
32
--
chiodi, nove di numero, sono posti all'interno
33
--
ed al re e alla regina parlo nel modo seguente:
34
--
“Ecco, vi ho preso le maldicenze (lett. le lingue) della popolazione,
35
--
vi ho preso la malattia,
36
--
l'ho presa al vostro cuore
37
--
e l'ho presa alla vostra testa”.
38
--
Tengo davanti a loro il bacile,
39
--
l'attendente di palazzo porge dell'acqua pura al re ed alla regina.
40
--
Il re per tre volte lava la sua bocca
41
--
e versa l'(acqua) nel bacile;
42
--
anche la regina per tre volte lava la sua bocca
43
--
e versa l'(acqua) nel bacile.
44
--
L'attendente di palazzo prende dalla loro bocca, del re e della regina, la lingua di ferro;
45
--
prende inoltre dalle loro dita (gli oggetti) infilati
46
--
e li pone nella mia mano.
48
--
Metto questi oggetti nel cortile anteriore
49
--
e noi rientriamo di nuovo.
50
--
Teniamo in mano due divinità Ḫantašepa di legno.
51
--
Le divinità Ḫantašepa reggono teste umane e lance.
52
--
I loro occhi (sono) macchiati di sangue,
53
--
indossano abiti rosso sangue e (sono) vestite per la battaglia?.
54
--
Portiamo dentro coppe d'argilla riempite con tarlipa- due volte
55
--
e lo chiamiamo “sangue”.
56
--
L'attendente di palazzo pone in mano al re una divinità Ḫantašepa
57
--
e (gli) dà una coppa.
58
--
Lo stesso dà alla regina.
59
--
Una truppa si siede sopra un pane šarruwa-.
60
--
Un pugnale di bronzo sta sopra di essi;
61
--
(lo) portiamo lì dentro.
62
--
(A) chi porta dentro la truppa,
63
--
davanti a lui l'attendente di palazzo porta una fiaccola
64
--
(ed) egli porta dietro la truppa.
65
--
Egli per tre volte [(v. 3 pers. Sing.)] il re (acc.)
66
--
ed (il suonatore) di corno chiama la regina.
67
--
Il re sputa tre volte sulla truppa,
68
--
anche la regina sputa tre volte
69
--
ed (il suonatore) di corno chiama.
70
--
L'attendente di palazzo prende [dalla] mano del re e della regina le divinità Ḫantašepa e le coppe,
72
--
[…] la via (acc.) per la quale il re viene [...]
73
--
[…] io macello il bue d'argilla […]
74
--
[…] le divinità Ḫantašepa, le coppe e la truppa [(prendo)?],
77
--
[…] (v. 1 pers. Sing.)
78
--
[…] essi suonano (il corno?)
79
--
ed una pecora [io macel]lo alla divinità Sole del Cielo, […] alla dea Ḫantitaššu, alla Regina di Katapa, […] alla divinità Sole [della Terra(?)], ad Inara di Ḫattuša
80
--
e [getto] nella fiamma miele e grasso.
81
--
Poi [agli dei] parlo nel modo seguente:
83
--
Ecco, del re, della regina e dei figli in Ḫattuša [il loro male], la loro impurità, le spaventose lingue di ferro, [le vesti?] insanguinate delle divinità Ḫantašepa io ho preso.
84
--
Voi, o dei, [protegge]teli!”
86
--
ed io mi dirigo verso Ḫattuša,
87
--
mentre il re si reca ad Arinna.
88
--
Il re è ancora a Katapa
89
--
e quando io tratto ritualmente il re e la regina
90
--
allora parlo al re nel modo seguente:
91
--
“Dammi un attendente di palazzo
92
--
ed io andrò alla casa dei figli!”.
93
--
Il re mi dà un attendente di palazzo
94
--
e ciò che dice il re,
96
--
Quando catturano un'aquila viva,
98
--
mentre io faccio una truppa d'argilla
99
--
e questa [pongo] sopra ad un pane šarruwa-.
100
--
Preparo quattro coppe d'argilla riempite di tarlipa-,
101
--
preparo quattro pani alti acidi.
102
--
Ho una ciotola di vino, una ciotola di bevanda marnuwa- ed una pecora;
103
--
inoltre, ho due lance di bronzo.
104
--
Quando è il tempo del pasto serale, porto dentro l'aquila,
107
--
Una coppa (la) do al re,
108
--
una (la) do alla regina,
109
--
una (la) do al trono
110
--
ed una (la) do al focolare.
111
--
Portiamo le due lance di bronzo.
112
--
L'attendente di palazzo fa girare l'aquila tre volte sopra di loro, il re e la regina,
113
--
mentre io faccio girare la truppa tre volte sopra di loro.
114
--
Tre volte il re e tre volte la regina sputano sulla truppa.
115
--
Sopra alla truppa è posto un pugnale di bronzo.
116
--
Facciamo girare l'aquila e la truppa sopra al re ed alla regina.
117
--
Due attendenti di palazzo stanno lì in piedi
118
--
e questo una lancia di bronzo, quello una lancia di bronzo tiene
119
--
[(e le)?] battono tra loro tre volte.
120
--
Essi portano via l'aquila,
121
--
l'attendente di palazzo prende le coppe dalle loro mani, del re e della regina,
122
--
prende anche quelle dal trono e dal focolare
123
--
e le pone sopra alla truppa sul pane šarruwa-.
124
--
Egli porta la truppa, le coppe e le lance di bronzo nella camera interna
125
--
e le pone presso la loro testa, del re e della regina.
126
--
Portiamo l'aquila verso il portale
128
--
Quando fa luce, il re non esce ancora (dalla camera interna)
129
--
(ed) io vi entro dentro di nuovo.
130
--
L'attendente di palazzo fa girare l'aquila tre volte sopra al re ed alla regina,
131
--
questi continuano a far girare l'aquila.
132
--
Dalla camera interna essi portano la truppa, le coppe e le lance.
133
--
Il re e la regina prendono le coppe
134
--
e (le) pongono presso il trono ed il focolare.
135
--
Essi battono (tra loro) tre volte le lance di bronzo.
136
--
Quando faccio girare l'aquila e la truppa per la terza volta
137
--
(allora) essi portano fuori l'aquila.
138
--
La truppa, le coppe e le lance di bronzo (acc.) [(prendiamo)?]
139
--
e (le) portiamo fuori.
140
--
Allora io vado alla montagna davanti alla dea Sole
141
--
ed alla dea Sole e al dio della Tempesta parlo nel modo seguente:
142
--
“Pietà, o dea Sole e dio della Tempesta! L'aquila (è) il loro [so]stituto?.
143
--
Il re tiene la falce
144
--
e la regina [tiene] la macina
145
--
[ed essi stabilisco]no per voi in eterno offerte di pane alto e bevande.”
146
--
“Come la dea Sole ed il dio della Tempesta, il cielo e la terra (sono) eterni,
147
--
(così) il re, la regina ed i figli siano eterni!”.
148
--
In seguito, lascio libera l'aquila verso il cielo
149
--
e dietro a quella dico queste cose:
150
--
“Non io l'ho liberata,
151
--
proprio il re e la regina (la) ha(nno) liberata.
153
--
ed alla dea Sole e al dio della Tempesta ripeti:
154
--
‘Come la dea Sole ed il dio della Tempesta (sono) eterni,
155
--
il re e la regina allo stesso modo siano eterni!’ ”.
156
--
Seppellisco nella terra la truppa d'argilla e le coppe
158
--
poi parlo nel modo seguente:
159
--
“O dea Sole e dio della Tempesta, ecco, al re, alla regina ed ai figli in Ḫattuša ho seppellito la loro malattia, il loro sangue, il loro male, la loro paura
160
--
e che ciò non riemerga di nuovo!
161
--
Il nemico lo porti via!”
162
--
Macello una pecora
163
--
(e) spezzo una forma di pane,
165
--
e libo della bevanda marnuwa-.
166
--
Mangiamo e beviamo,
168
--
e portiamo di nuovo sopra la lancia di bronzo.
169
--
Quando il re e la regina (lo) dicono,
170
--
allora io vado nella casa dei figli.
171
--
Quando invece non parlano,
172
--
allora io non vado.
173
--
Inoltre, [quando] prendo paura, sangue, impurità [del re] e della regina,
174
--
allora, durante la notte, faccio due zuwaluwal [di pasta].
175
--
Una volta cotti (lett. essendo cotti), io (li ) avvolgo con della lana blu […].
176
--
Al re ed alla regina […] faccio delle coppe d'argilla.
177
--
[Dentro, pon]go dello zafferano? […].
179
--
ed un seme è posto (all'interno),
180
--
una fiaccola è posta (all'interno).
181
--
Ad un caprone, al suo corno, (sono) appesi pani muriyala-
182
--
e qui, al suo (altro) corno (sono) appesi pani muriyala-.
183
--
Inoltre, (ci sono) nove pani muriyala- infilati, che tengo io.
184
--
Quando il re e la regina sono durante la notte,
185
--
io porto dentro tutte queste cose.
186
--
[Pongo] uno zuwaluwal vicino al re
187
--
e (gli) do una coppa d'argilla;
188
--
pongo uno zuwaluwal vicino alla regina
189
--
e le do una coppa.
190
--
Poi […] la fiaccole (ed) i nove pani muriyala- (acc.) [(egli fa girare)?] sopra di loro tre volte
191
--
[(e) … ] egli sta in piedi.
192
--
[…] 10 ḫandala- (un pezzo di stoffa di lana?) […] egli pone
193
--
ed io prendo […] del re e della regina
194
--
e poi […] pongo nella cesta.
195
--
[(Prendo)?] i pani muriyala- (appesi) al corno del caprone
196
--
[(e li)?] pongo nella cesta
197
--
e poi (li) porto fuori.
199
--
e spingiamo via il caprone.
200
--
[…] prendiamo […] brocche di vino e dieci pani alti.
201
--
Egli brucia […] davanti a loro
202
--
e dal portale […] andiamo verso le rocce.
203
--
Durante la notte […] il suo tarlipa- (acc.) con il sangue […] noi rompiamo
204
--
e presso le rocce [… sle]ghia[mo??].
205
--
Io riempio [(una coppa)? …] e con del vino
206
--
[…] e (la) pongo [davanti] al focolare.
207
--
[…] noi macelliamo [un vitel]lo? di pasta […]
208
--
[…] e le coppe […]
Lacuna di ampiezza imprecisata
§40
212
--
[“…] al/presso il trono […]
213
--
[…] ho preso la paura, il male, la malattia e l'impurità
214
--
e ciò non si volti indietro!
215
--
I nemici lo portino via!”
216
--
[Spe]zzo i pani alti
217
--
e libo [il vino ] e la bevanda marnuwa-,
218
--
[il vitel]lo?? di pasta,
219
--
mangiamo e beviamo
220
--
ed i medici (sono) presso di me
223
--
allora il medico ed io andiamo
224
--
ed osserviamo il suo tarlipa- di sangue, la coppa ed il focolare.
225
--
Qualunque segno appaia,
226
--
lo riferiamo al re ed alla regina.
227
--
Spezzo il pane alto
229
--
Quando il re e la regina (lo) dicono,
230
--
allora io vado alla casa dei figli,
231
--
se però non (lo) dicono,
232
--
allora io non vado.
233
--
Mentre in passato ero solito andare [nella] casa dei figli,
234
--
ora non sono più andato.
235
--
Quando prendo pena, dolore e costrizione al re ed alla regina,
236
--
allora la regina mi dà cinque piccoli fili: uno bianco, uno nero, uno rosso, uno giallo ed uno blu.
237
--
Sotto (c'è) un albero
238
--
e cinque (sono) i suoi rami
239
--
e da tutte le parti io appendo un filo.
240
--
Due [cataste di legna] piccole, una figura d'argilla con salwina- e con […] io dispongo.
241
--
Le “teste” dell'orzo (sono) legate
242
--
e le “teste” del grano (sono) legate
243
--
e tutte queste cose io pongo in una cesta
244
--
e le metto sopra alle teste del re e della regina.
245
--
Al di sopra getto un panno
246
--
e nessuno le vede.
247
--
Tre pani alti e libagioni di bevanda marnuwa- stanno (lì).
248
--
Quando fa luce, poi,
249
--
un uomo sordo ed io entriamo
250
--
e li portiamo sopra.
251
--
Il re e la regina sono (presenti)
252
--
ed io lego con il filo le loro dita, delle loro mani.
253
--
Io però tengo (in una mano) un arbusto spinoso
254
--
e tengo (nell'altra) la statuetta.
255
--
Le cataste di legna, una è disposta ai piedi del re
256
--
ed una è disposta (a quelli) della regina.
257
--
Poi dico alla statuetta:
258
--
“Prendi la pena ed il dolore del re e della regina e le loro costrizioni!”.
259
--
Con l'arbusto spinoso prendo il filo che sta avvolto al loro dito.
260
--
Inoltre (ci sono) le “teste” dell'orzo e del grano
261
--
ed anche quelle giacciono ai loro piedi.
262
--
Separo il filo dalle loro dita con l'arbusto spinoso.
263
--
Tengo una coppa d'argilla
264
--
e lì dentro, nella coppa, il re e la regina sputano tre volte.
265
--
Il suo coperchio (è) di piombo
266
--
ed io (la) chiudo.
267
--
Tengo di nascosto due uccelli partuni-
268
--
e poi li lascio liberi verso il ramo.
269
--
Il re e la regina si spaventano
271
--
“Io vi ho preso la pena, il dolore e le vostre costrizioni”.
272
--
[…] i fili (acc.) […]
Lacuna di circa quattro righe
273
--
[…] io porto fuori […]
274
--
[…] le “teste” [dell'orzo? e del grano? ... la fi]gurina e gli uccelli partuni- (acc.) […]
275
--
Queste cose io porto fuori
278
--
ed io parlo nel modo seguente:
279
--
“[Ecco], ho preso al re ed alla regina pena, dolore e costrizioni,
280
--
(li) ho presi dal loro trono, dal loro letto, dal loro cuore (e) dalle loro [membra].
281
--
O divinità Sole del Cielo! […] O dea Sole della Terra! Voi ora prendete […] pena, dolore [e costrizioni del re] e della regina!
283
--
[…] ed io vengo in città.
284
--
[Quando il re e la regina (lo) dicono, allora io vado nella casa dei figli,] quando invece non [parlano]
285
--
[allora io non] vado.
Lacuna di ampiezza imprecisata
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