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Quando un suo amico rivolge un insulto1 contro un uomo
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oppure invoca gli dèi contro di lui
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questo è il rituale per lui2:
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si porta all'esterno in un prato una forma di pane e una brocca
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egli spezza il pane a sinistra
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liba bevanda KAŠ.GEŠTIN a sinistra
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e dice nel modo seguente:
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„Quell'uomo che innanzi agli dèi ha pronunciato un insulto3
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quello che invocò gli dèi contro di me
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come questa erba è secca
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la sua persona (e) la sua famiglia4 alla stesso modo si secchi(no)!
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Contro di lui gli dèi e i signori rivolgano occhi malevoli
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ed egli non generi né un figlio né una figlia!
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Il grano per lui non cresca!“
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Mette il pane al suo posto,
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Poi pone una tavola piccola di fronte al dio Sole
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E vi pone sopra il pane:
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sopra vi pone tre forme di pane.
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Consacra una pecora al dio Sole
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e dice nel modo seguente:
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„Dio Sole, tu vedi costantemente (se c'è) il bene nel cuore dell'uomo
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ma nessuno vede nel tuo cuore.
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Colui che fece il male,
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tu, dio Sole, eri sopra (di lui).
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Io me ne andavo per la mia buona strada,
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colui che mi fece male
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tu, dio Sole, guardalo ancora!
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[Che la mia casa] fiorisca!
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[Che le persone della mia famiglia], buoi e pecore generino in modo appropriato!
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Che per me il grano cresca!“
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Fanno a pezzi la pecora
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Ed egli pone innanzi alla tavola la carne cruda, il fegato, il petto, la testa e i piedi.
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Si cucina il fegato
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e si spezzano le forme di pane.
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Pone una forma di pane a terra
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„Te (la tavola)5 che sei innanzi al dio Sole
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continua a parlare bene di me al dio Sole!“
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Egli spezza due forme di pane
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e le pone sulla tavola
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e sopra vi pone il fegato,
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liba bevanda KAŠ.GEŠTIN
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e si cucina il grasso.
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e bevono per tre volte
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Prendono la tavola (e se ne vanno)
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Se si fa un sacrificio per il dio della Tempesta o per qualsiasi altra divinità
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Questo è proprio l'unico rituale
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E queste sono le parole/azioni
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[ … ritu]ale. Finito
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Letteralmente: „Quando contro un uomo il suo amico solleva la lingua“.
Si può comparare l'incipit del rituale di Banippi KUB 30.36 i 1-4.
Letteralmente: „Ha sollevato la lingua“.
Letteralmente: „La sua casa“. Ci sembra, tuttavia, che la traduzione „famiglia“ sia appropriata visto che la maledizione, attraverso la metafora dell'erba secca, serve ad evocare la sterilità della stirpe.
Il fatto che il paziente chieda alla tavola offertoria di intervenire in suo favore al cospetto del dio Sole ha un parallelo in KBo 17.105 ii 13-25 in cui si chiede al focolare di intercedere presso gli dei. Si veda Archi 1975, 85-86. Vedi anche CHD P, 137a.
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