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CTH 726.1

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Citatio: G. Torri (ed.), hethiter.net/: CTH 726.1 (TRit 26.07.2012)

1 -- Quando il re in qualche luogo [… ] costruisce un nuovo palazzo
2 -- e quando si gettano le fondamenta
3 -- allora il bevitore2 eseg[ue (il rituale)]
4 -- e dice queste parole:
5 -- La dea Sole3 costruì in Liḫzina4
6 -- ed essi, il dio della Tempesta5, il re, e Lelwani, il re, gettarono le fondamenta6.
7 -- La dea Sole si costruì una casa
8 -- e chiamò Kamrušepa7:
9 -- “Tu hai portato a compimento il palazzo!”
10 -- e Kamrušepa dispose
11 -- ciò che lei aveva compiuto.
12 -- Ella chiamò il fabbro potente:
13 -- “Orsù! Prendili, i chiodi i ferro e il maglio di bronzo!
14 -- Prendi il kam[- ]8 di ferro
15 -- e fendi la ter[ra!]”
16 -- Egli, il dio Ḫašammili, entrò
17 -- e sotterrò (nella terra) il cuore degli dei.
18 -- “Esso divenga [l'u]manità!9
19 -- Proprio gli dei fanno il paese e noi”1.
20 -- E Kamrušepa lo prese, il braciere di ferro,
21 -- lo sistemò
22 -- e bruc[iò … ] il legno šāḫin e il legno parnulli,
23 -- bruciò la canna dolce e il legno ḫappuriya.
24 -- Kamrušepa [ ␣␣] si mise a sedere sul trono2.
25 --
26 -- Poi sistemò la [pelle] del leone
27 -- e sistemò [la pelle] del leopardo.
28 -- Ma essi la presero, la veste sul šakr[i, ]
29 -- lo presero, il panno sul šakr[i. ]
30 -- Lo presero, il panno [… ]
31 -- I mille dei [… ]
3
32 -- Il dio della Tempesta (chiamò): “Vieni, Lelwani!
33 -- Beviamo! [… mangiamo] il pane4!
34 -- Beviamo! [… ]”.
[§8]
35 -- Il grande [dio Taru5 … ]
36 -- E ciò per sé [prese6]
37 -- I mille [dei] posero [… ]
38 -- Riga vuota nella versione ittita7
39 -- Riga vuota nella versione ittita8
[§9]
40 -- Ma il grande [coppiere9 … ]
41 -- E l[i … ]
42 -- I mille [… ]
43 -- [… ]
44 -- [… ]
45 -- [… ]
46 -- [… ]
47 -- [Il dio Taru … ]1
48 -- [… ]
49 -- [… ]
50 -- [… ]
51 -- [… ]
52 -- [… ]
53 -- [… ]
54 -- Lasciarono[ … ]
55 -- La città di Ḫatt[uša ...]
56 -- La città di Ḫatt[uša ...]
57 -- I palazzi (?)[... ]
58 -- [… ]
59 -- [… ]
60 -- [… ]
61 -- [… ]
62 -- [… ]
63 -- [… ] di bronzo [… ]
64 -- [… ] di bronzo [… ]
65 -- colpi[rono… ]
66 -- [… ]
67 -- Le lingue [… ]
68 -- I catti[vi... ]
69 -- [… ]
70 -- Il cattivo […]2
71 -- Non [… ]
72 -- La lingua [… ]
73 -- E gli dei [… ]
74 -- Il bevitore prende dal palazzo queste cose: una matassa di lana bianca, una mat[assa di lana nera], un gomitolo di lana bl[u], un gomitolo di lana rossa, settanta chiodi di bronzo, ciascuno del peso di un siclo. [… ] 10 walla di bronzo, ciascuno del peso di due sicli, un bue di bronzo, il suo peso (è) di cinque sicli.
75 -- - pone il bue presso [l'a]ltare -
76 -- Dodici mazze di bronzo ciascuna di due sicli, una porta di bronzo, il suo peso (è) di [… ] sicli, un [… ] di bronzo, il suo peso è di cinque sicli.
76a -- Un pane grasso, una brocca di bevanda marnuwan, un contenitore di birra di bassa qualità, una manciata di emmer, una manciata di orzo, una manciata di karaš, una manciata di luppolo, una manciata di malto, una manciata di farina, una misura di [sale], un formaggio acido, una pelle di leone, una pelle di [leo]pardo, una pelle di cinghiale, un [… ] di legno, una tavola, pentolame di argilla.
77 -- Il bevitore prende tutte queste cose.
78 -- Parola del bevitore, terminata.
79 -- [PN], il capo degli scribi [… ]
2
Su questo personaggio si veda Klinger 1996 Schuster 2002Güterbock 1973, 85-86, che assimila il termine alla forma sumerografica A.ÍL.LA. Si veda inoltre Pecchioli 1982, 144-145.
3
La dea porta il nome Eštān nella versione hattica e non è preceduto da alcun determinativo divino.
4
La versione hattica: „Eštan costruì in Lihzina il suo palazzo“. Nella versione ittita manca la forma É-ir=šet.
5
Nella versiona hattica si trova la forma Šaru, probabilmente in questo caso, forma errata di Taru. Per le attestazioni di una forma D Šaru nella letteratura di origine hattica si veda Schuster 2002, 177-178 e Soysal 2004, 701-702.
6
Schuster 2002, 158, offre un'intrepretazione diversa di questo paragrafo: „Die Sönnengöttin baute sich in der Stadt Liḫzina (ein Haus). Darauf schüttete sie sich (=ea) hin, die Fundamente. Der Wettergott, der König, und Gott Lelwani, der König, (sprachen): "<X, Y>", so (dass) die Sonnengöttin ihr Haus baute (= bauen konnte). Danach rief her (der WG) sich die Göttin Kamrušepa (mit folgenden Worten) (heran)“. Seguito da Rizza 2007, 111-113, che propone una traduzione leggermente diversa ma ne segue il contenuto dal punto di vista intepretativo. In questa sede si segue l'interpretazione di Klinger 1996, 639, che ci sembra più convincente sia dal punto di vista grammaticale che intepretativo.
7
Nella versione hattica la dea porta il nome Kataḫziwuri. Si veda da ultimo Soysal 2010, 1041-1058.
8
Il termine hattico kālapupišet è sconosciuto.
9
Abbiamo qui il riferimento ad un mito di creazione degli esseri umani. Klinger 1996, 676. Un´altra possibile traduzione è: „Esso divenga [… dell']umanità!“. Il pronome personale -at si riferisce al cuore degli dei.
1
Non è chiaro da chi siano pronunciate queste parole. A mio avviso sembra una inserzione dell'officiante Per una interpretazione diversa si veda Schuster 2002, 158: „Nimm (Dir) das x aus Eisen für?! den Abwehr?(zauber) <und hacke auf> die Erde“! Hin ging aber der Gott Ḫašammil (und) scharrte (die Erde) weg (mit den Worten): „Unsere, der Götter!, Herzen sollen [froh?/erfreut?] werden! Es (das Haus ?) soll (für ständig) für das Land der Söhne der Mensch(heit) gemacht werden! Es soll [(ihnen) gegeben werden werden]! (Denn) wir machen (es) , die Götter machen es!“
2
La versione hattica: „Kataḫziwuri ha preso il trono e vi si siederà“.
3
La traduzione hattica di questo paragrafo sembra leggermente diversa. Si veda Schuster 2002, 160, che propone: „Komm herein, [ich werde trinken] in deinem Haus dort?, ich werde essen in deinem Haus hier, [Trank] und Speisen...“. Questa interpetazione si basa sull'assunto che le forme hattiche piš e waael siano sinonimi per „casa“.
4
La versione hattica conserva anche l´espressione „Nella tua casa“ persa nel testo ittita. Si veda Schuster 2002, 264.
5
Nella versione hattica.
6
La forma è attestata nella versione hattica.
7
Versione hattica: „Egli pose il pane“.
8
Versione hattica: „[… ] essi posero.“. La traduzione di questo kola e del precedente resta comunque solo un'ipotesi visto che le due forme non sono ancora pienamente chiarite e il testo è frammentario. Si veda Kliger 1996, 668.
9
L'integrazione è fatta sulla base della versione hattica. Si veda Klinger 1996, 669-670.
1
Il nome del dio è attestato nella versione hattica (anche nel kola 49) insieme alla forma verbale le=milup. Il significato della termine milup è, al momento, sconosciuto.
2
Data la frammentarietà della riga non è possibile detrminare il caso del termine.

Editio ultima: Traductionis 26.07.2012